Le guide del Touring Club Italiano
In Aprile 11, 2022 da Riccardo GiannattasioSu questo blog abbiamo parlato di guide turistiche in più di un’occasione: ci siamo rivolti spesso all’estero, perché molte delle guide che tutti noi usiamo nei nostri viaggi nacquero in Inghilterra o in Francia. L’Italia però non è da meno, anzi, è stata pioniera in campo turistico. Quelle che oggi definiamo “città d’arte” furono per lungo tempo oggetto di descrizioni di artisti e letterati (si pensi, ad esempio, a Goethe con il suo Viaggio in Italia); l’impostazione turistica di queste descrizioni, però, è invenzione del Touring Club Italiano. In questo articolo, vediamo alcune coordinate della storia e delle guide prodotte da questa realtà, ancor oggi operativa e all’avanguardia.
Non solo guide turistiche
Nato nel 1894, il Touring Club Italiano (TCI) nasce dall’idea di 57 ciclisti o, come si definivano all’epoca, “velocipedisti”. Lo scopo era quello di diffondere la cultura del velocipede, la bicicletta, e del viaggio. Di lì a pochi anni, la presenza dell’associazione si fa sentire: vengono istallati i primi cartelli turistici ad uso di visitatori e ciclisti. Oggi siamo abituati a vedere i cartelli a sfondo marrone che indicano località di interessa storico, artistico e culturale. Un tempo non esistevano, perché non esisteva una cultura del turismo, che, in Italia, è stata introdotta anche grazie all’opera del TCI.
In occasione dei 125 anni del TCI, è stata presentata una raccolta fotografica, consultabile anche online. Dalle foto storiche possiamo renderci conto dell’indefessa attività del Club, a seguito dell’aumento dei soci: con il Novecento assistiamo all’inizio della produzione dei prodotti di punta. A parte le guide, molte delle pubblicazioni sono di natura cartografica. Prima dell’avvento della computer grafica, le carte geografiche venivano disegnate e dunque incise tramite la stampa, di solito litografica. Nella raccolta fotografica è possibile vedere alcune fasi di questo lavoro perduto.
Le Guide rosse
Non è raro trovare nella bibliografia di alcuni corsi universitari di abito artistico la Guida Rossa riguardante la città italiana oggetto del corso. Le Guide Rosse d’Italia nascono più di cent’anni fa, nel 1914, con l’obiettivo di fornire delle vere e proprie enciclopedie storico – artistiche al viaggiatore curioso. Solo negli anni recenti, come è accaduto per tutte le enciclopedie, si è vista l’introduzione di fotografie. Le Guide Rosse contengono, a titolo di esempio, la descrizione completa delle collezioni dei principali musei italiani e l’analisi dell’interno delle principali chiese. Oggi le guide sono sempre rosso porpora, come un tempo, ma le nuove edizioni hanno foto a colori, rilegatura in filo e un cofanetto. In perfetto stile Touring, le edizioni sono corredate da piantine e carte geografiche.
Le Guide verdi
L’impostazione enciclopedica delle Guide rosse non è per tutti, poiché spesso ciò che interessa il turista sono le informazioni di carattere pratico e una concisa descrizione storica. Negli anni Novanta del secolo scorso, il Touring Club Italiano pensa a un nuovo prodotto: le Guide verdi. Più ricche di immagini e colori, queste guide sono le più vendute fra quelle del TCI. Pur mantenendo un impianto tradizionale nella grafica, cioè serio e autorevole, questi nuovi prodotti sono la linea con la nuova tendenza delle guide turistiche: non vogliono essere l’unica fonte d’informazione per il viaggiatore, ma uno spunto dal quale partire per nuove scoperte. Personalmente, abbiamo sempre apprezzato la rilegatura e le scelte dei materiali di queste guide: non sono molte quelle in commercio che possano vantare una copertina semirigida, un segnapagina e carta patinata di una grammatura consistente.